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L'otto aprile 1503 il bolognese Ludovico de Varthema, travestito da mamelucco, si unisce a una carovana di pellegrini diretti alla Mecca: visita Medina e la Mecca, si addentra nella moschea e si avvicina al sepolcro di Maometto, luoghi preclusi agli infedeli, e rivela all'Occidente che il corpo di Maometto non è conservato in un sarcofago di ferro sospeso in aria grazie a enormi calamite come si credeva allora. Di questa avventura Ludovico de Varthema dà una suggestiva narrazione nel suo Itinerario nell'Egitto, nella Surria, nella Arabia deserta e felice, nella Persia, nell'India e nell'Etiopia, pubblicato a Roma nel 1510, che divenne un best seller e in breve fu tradotto in poco meno di cinquanta lingue. Negli anni in cui Cristoforo Colombo, Vasco De Gama e Magellano compiono i loro viaggi di alto impegno scientifico, Ludovico è affascinato dai riti del pellegrinaggio, dalla folla che anima le piazze, dalla ricchezza dei mercati colmi dei prodotti più esotici. "Desideroso di vedere cose nuove come un assetato lo è di acqua fresca", Ludovico de Varthema racconta le sue avventure picaresche in modo brillante, con grande ironia e con dovizia di aneddoti avvincenti. Di tutto l'Itinerario vengono qui presentati i Libri relativi al Medio Oriente.